giovedì 29 ottobre 2020

Lettere ad Anna 9 - Ricordi

 Anna, amore mio

rimettendo a posto le carte che ho qua e là in cassetti,  scatole, buste, un po' dovunque, insomma,  mi capita alle volte di riprendere in mano cose che ho scritto nel tempo per altre donne di cui ero - o credevo di  essere-  innamorato. Ed è una storia, perché mi pare di rileggere cose che ho scritto per persone che non ho mai conosciuto, oppure scritte da un'altra persona, perché non mi ritrovo più in quello che scrivevo.


Vabbè che magari ‘ste robe le scrivevo dopo essermi fatto una canna oppure con una sbornia nostalgica addosso, vabbè tutto però in fin dei conti erano/sono  storie mie, che ho vissuto, dovrei in qualche modo sentirmi coinvolto, eppure non lo sono più. Non lo sono più adesso, intendo, adesso che ci sei tu.


Intendiamoci, non è che abbia dimenticato tutto, che abbia dimenticato o che non mi riguardino più storie che alle volte sono costate lacrime, dolore, oltre che - ma meno-  gioia e piacere. 


E' che le vedo filtrate attraverso te, e la tua luce le illumina da un punto di vista nuovo, le rimette al loro posto, il posto dei ricordi che sono solo ricordi, senza più nessun coinvolgimento emotivo. qualcuno piacevole, qualcuno no, comunque ricordi. 


Per capirci, vorrei dirti che i ricordi Io li vivo in due modi: i ricordi e basta, quelli che puoi vedere con un certo grado di distacco, e i ricordi che risvegliano sensazioni, emozioni, immagini che fai in un certo modo rivivere. Ecco, non sono molti i ricordi e basta, I ricordi da rivivere invece sono molti, ma in una scala che si basa sul grado di coinvolgimento che possono suscitare.


E anche i ricordi dei miei amori su questa scala non sono esenti da te, dalla tua presenza e dal tuo amore. Per questo li posso rivivere con serenità, dando loro il significato che meritano, e cioè l'essere stati passi, momenti, storie che dovevo fare per arrivare a te. A questo sono serviti, e oggi posso vedere le cose che mi hanno più turbato è fatto male con una forma di sorriso, di compiacimento nel dire loro "grazie" perché mi hanno portato a te.


A te che sei la conclusione di una ricerca o, meglio, di una strada che dovevo percorrere e solo guardandomi dietro capisco che qui, ora e adesso, è il posto dove era scritto dovessi arrivare, il posto giusto dove la strada è finita e ne inizia una nuova che voglio fare mano nella mano con te.


ti amo Anna 


il tuo Sesto Gatto


lunedì 26 ottobre 2020

Lettere ad Anna 8 - La musa e l'artista mancato

Anna, amore mio


mi rendo conto che dire che queste lettere sono sgangherate, inconcludenti, rotte, ripetitive, senza capo né coda, mi accorgo che ripeto le cose  (beh, non solo in queste lettere, se è per questo),  che mi perdo nei discorsi, che parlo parlo e non arrivo mai da nessuna parte… Tutto per girare attorno all'unico filo logico che c'è in tutto questo sbrodolio di parole, e cioè il fatto che ti amo e che non so mai come dirtelo.


Mi piacerebbe saper dipingere, e ritrarti in mille pose, in mille ambienti e con mille diversi vestiti, di notte di giorno all'alba al tramonto, con il sole la pioggia il vento il caldo il freddo, eccetera eccetera. Purtroppo non so dipingere. Sfiga. Mi piacerebbe essere un musicista, dedicarti serenate e ballate e melodie che potrebbero far piangere anche il demonio, note struggenti e commoventi oppure epiche, gioiose, festose e ridenti - ammesso che la musica possa essere ridente. E invece niente, non so dipingere, non so disegnare e sono capace di suonare solo il campanello quando arrivo da te, e lo suono tanto bene che manco lo senti alle volte... quindi niente pittura, niente musica, niente scultura, l'unica roba che so fare è scrivere, e questo è il motivo di queste lettere, non ho altro modo di lasciare traccia del mio amore, Anna, quindi scrivo. 


Che poi quello che scrivo ti piaccia, è quello che spero, e se una sola di queste lettere ti farà un po' sorridere, ecco, questo mi rende già felice.


ti amo Anna,


il tuo Sesto Gatto


venerdì 23 ottobre 2020

Lettere ad Anna 7 - Una vecchia coppia

 

 Anna, amore mio

Alle volte mi domando se, anche se stiamo assieme da non molto tempo, non ci si possa considerare una vecchia coppia. Perché è così che la sento, voglio dire quando sto con te le cose si incastrano, vanno a posto, si completano come se fossero decenni, non anni, che stiamo assieme. Cosa strana, perché allo stesso tempo continuo a vederti come se fosse la prima volta, continuo a meravigliarmi e a provare per te gli splendidi sentimenti di sempre come se fossero ogni volta una cosa nuova. e al tempo stesso ti vivo /  mi vivo come se fossimo una vecchia coppia, di quelle che hanno sviluppato col tempo tutta una loro complicità, una loro particolare, forse unica, maniera di vedere le cose dallo stesso punto di vista (o quasi…).


Come quando siamo venuti a vedere questa casa, c'è bastato guardarci  per dirci l’un l’altra "Questa è ok, questa va bene" senza bisogno né di parlare né ripensarci sopra. O come altre volte ti "sento" e so già quello che vuoi dire /  dirmi. Certo, anche se il "sento" quello che vuoi dirmi non è che ti dica "Ok, ho capito, non occorre che tu dica niente". No, ti lascio parlare, ti ascolto (almeno finché non mi perdo nei tuoi occhi)  ma ti ho già "sentito", ho già avuto la percezione di quello che provi e di quello che vuoi condividere per me e con me.


È una sensazione splendida, come alle volte la mattina, prendendo il caffè assieme, è come se nostri volti avvicinandosi si fondessero fra loro, come se noi due fossimo un incastro di pezzi destinati da sempre ad unirsi, un mosaico in cui le tessere si mettono assieme da sole per creare un'opera d'arte che ha aspettato tanto tanto tempo per nascere ma era già pronta da chissà quanto. Perché questa strana impressione, che non mi era mai capitata che credo non succeda a tutte le coppie? Forse perché da quando ci siamo conosciuti già ti sentivo - e ti ho continuato a sentire-  un po' la mia donna, anche quando eri in giro per il mondo e/o  stavi con altri, anche quando non ti vedevo per anni e anche quando io ero con altre donne.


Una vecchia coppia…  e ti sei accorta di come diamo questa impressione anche gli altri, quando magari con un po' di invidia ben celata ci hanno detto che siamo una bella coppia, dando per scontato, vuoi per i tuoi capelli grigi, vuoi per la mia barba bianca, che siamo una bella coppia di innamorati che sono assieme da un mucchio di tempo. tT ricordi quella volta che la tizia ci ha detto che era bello vedere due persone di una certa età tenersi per mano? o quei due ragazzi che ci hanno chiesto se andavano bene per essere come noi? Facciamo un certo effetto, amore mio, non  passiamo inosservati, non ci sono in giro tante altre vecchie coppie ancora così innamorate. 😉


Anche perché, amore mio noi possiamo essere (o passare per) una vecchia coppia, magari potremmo anche essere  (un giorno molto moooooolto lontano) una coppia di vecchi ma non credo che io e te  potremo mai essere una vecchia (ho sbagliato!), dicevo, non potremo mai essere una coppia vecchia!


ti amo Anna


il tuo Sesto Gatto