domenica 25 giugno 2023

La Svizzera (e le sue leggi)

   

Non so voi, ma io non faccio parte di quegli sciagurati che il sabato e la domenica mattina invece di riposare e stare tranquilli scatenano i propri settimanali istinti giardineschi nel tagliare l'erba del prato, potare i rami degl altri e dedicarvi ad altre similari attività. Io faccio parte di quella categoria che non ha piacere di essere svegliato all'alba da rumori tanto inopportuni quanto  fastidiosi e che vorrebbe dire al vicino troglodita su cosa può passare la sua motofalciatrice o dove può ficcarsi la sua motosega.

E allora penso alla nostra vicina, l'ineffabile Confederazione Elvetica. Perchè si possono -e si devono- dire un sacco di cose sulla Svizzera e sugli svizzeri, ma quando hanno ragione, hanno ragione. Qui esiste (unico posto al mondo, che io sappia) una legge che proibisce di provvedere nelle giornate festive a lavori di giardinaggio rumorosi e fastidiosi, e questo in nome della tutela del sacrosanto diritto al sonno di chi non condivide le passioni di certi giardinieri del fine settimana.  E tutti rispettano questa legge, perchè in Svizzera se non rispetti una legge non te la passi bene, mica come... vabbè, lasciamo perdere, che è meglio.

Sempre nell'ambito della tutela del sonno del cittadino e del rispetto della quiete del vicinato, esiste un'altra regola (non una legge vera e propria, intendiamoci, piuttosto una prassi consolidata, una norma non scritta che comunque è diventata un obbligo vero e proprio) che è quella che vieta di tirare lo sciacquone del wc dopo le 10 di sera e -solo per gli uomini- di fare pipì in piedi, sempre nello stesso orario. Allora, se vi trovate in Svizzera e non potete resistere a certi bisogni dopo le 10 di sera, fate attenzione perchè anche i visitatori sono invitati a rispettare questa regola. Certo, uno anche può fare il furbetto, prendere la macchina e andare in un bosco, ma c'è anche un divieto di farla nei boschi e nei terreni demaniali... Insomma, se proprio non ce la fate, passate la frontiera, andate in uno dei liberi paesi dove uno può tirare lo sciacquone quando gli pare e anche farla in piedi, se gli garba!

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Cfr.  https://switzerlanding.com/, sito ufficiale per il turismo nell'ineffabile Confederazione Elvetica

giovedì 22 giugno 2023

L'Eccessivismo degli asini

Non so voi, ma a me questo dipinto piace. Olio su tela  di 54 centimetri di altezza per 81 centimetri di larghezza, dal titolo "E il sole si addormentò sull'Adriatico" ha dei colori bellissimi, vivaci, mi piacerebbe averlo a casa mia. 
L'opera venne presentata nel 1910 a Parigi nella sala 22 del Salon des Indépendants,  una importante rassegna annuale dove sono passati autori del calibro di Cézanne, Redon, Munch, Seurat, van Gogh, Toulouse-Lautrec e tanti altri di questo livello, insomma mica bruscoline, ca va sans dire.

I critici e gli altri pittori rimasero colpiti dall'originalità del dipinto e ci furono reazioni contrastanti, anche perchè come autore venne indicato un giovane pittore italiano nato a Genova e fino ad allora completamente sconosciuto,  Joachim-Raphaël Boronali, che inviò ai giornali il suo Manifesto dell'Eccessivismo: "... rompiamo le tavolozze ancestrali e deponiamo i grandi principi della pittura di domani. La sua formula è l'eccessivismo. L'eccesso in tutto è un difetto, disse un asino. Al contrario, noi proclamiamo che l'eccesso in tutto è una forza, l'unica forza... Distruggiamo i musei assurdi. Calpestiamo le famigerate routine. Viva lo scarlatto, il porpora, le gemme coruscanti, tutti questi toni che vorticano e si sovrappongono, vero riflesso del sublime prisma solare: Viva l'Eccesso! ..."

Mmm... la frase "L'eccesso in tutto è un difetto, disse un asino" avrebbe potuto far riflettere qualcuno. Perchè Joachim-Raphaël Boronali era un pseudonimo, e il vero autore si chiamava Lolo (o Lola) ed era un asino. Un asino vero, di proprietà del gestore di un cabaret a Montmatre. 

La cosa andò in questo modo: lo scrittore Roland Dorgelès alla presenza di testimoni e di un ufficiale giudiziario, attaccò alla coda dell'asino Lolo un pennello e prese a dare delle carote all'asino. Quando l'asino riceveva la carota, scondinzolava allegramente e in questo modo passava il colore sulla tela. E ovviamente era stato Dorgelès  a scrivere poi il Manifesto dell'Eccessivismo e sempre lui rivelò infine la verità al giornale "L'Illustration" con tanto di foto che comprovavano il fatto. Aveva messo in piedi la bufala per “mostrare agli sciocchi, agli incapaci e ai vanitosi che ingombrano gran parte del Salon des Indépendants che il lavoro di un asino, spazzolato con grandi colpi di coda, non è fuori posto tra le loro opere."

Gran bello scherzo, di stile, e con un bel risultato: il quadro è tuttora esposto nello spazio culturale Paul-Bédu a Milly-la-Forêt a Essonne. Del vero autore, l'asino Lolo,si sa che dopo la morte del padrone fu porrtato in Normandia e che venne un giorno trovato annegato: secondo lo scrittore Robert Bruce, all'epoca, ci fu chi sospettò un suicidio...




L'artista all'opera con una serie di testimoni/complici mascherati


Fonti:




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venerdì 16 giugno 2023

Terrapiattisti...

Anni fa (non molti...) sul Twitter ufficiale della Flat Heart Society (Società per la Terra Piatta) venne postata un'affermazione che fa riflettere, e cioè si affermava che la Flat Heart Society aveva iscritti "in tutto il globo"...


qui sopra il post con il sarcastico commento di un fisico che dice "Dillo di nuovo, ma lentamente".

La cosa prese piede e adesso ci fanno pure le magliette...


sabato 10 giugno 2023

L'archeologo e l'arcivescovo

 


Gli studi e scavi effettuati da Kathleen Kenyon tra il 1952 e il 1958 hanno dimostrato che la biblica Gerico era stata fondata circa 9000 anni prima di Cristo. La datazione è stata confermata in seguito anche da ricerche iniziate nel 1997, che hanno datato insediamenti umani nella zona anche 11.000 anni prima di Cristo. E qua non ci piove, (anche se. per qualcuno...)

Quello che pochi sanno però è che l'archeologo John Garstang già negli anni '30 del secolo scorso era riuscito a datare correttamente la data della fondazione di Gerico, ma la scoperta non venne mai divulgata, perchè il suo finanziatore, Sir Charles Marston, nel 1936 ritirò qualsiasi appoggio e fece interrompere tutti i lavori e le ricerche attorno a Gerico.

Il motivo di questa decisione era che Sir Charles Marston si fidava ciecamente della validità dei calcoli dell'arcivescovo anglicano James Ussher (1581-1656) che aveva calcolato "scientificamente" la data di creazione del mondo facendola risalire al 4004 a.C. e qualsiasi datazione andasse contro questo dogma era un'eresia da combattere, quindi le ricerche di Garstang andavano fermate. 

Peccato che ai tempi di Marston non fosse già diffusa l'interpretazione creazionista (sono molti i creazionisti a basarsi anche oggi sul calcolo di Ussher) secondo la quale Dio creò anche cose (come i fossili) che sembrano risalire a tempi anteriori al 4044 a.C., e l'avrebbe fatto per mettere alla prova la fede dei cristiani nella Bibbia.

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Cfr.
J.R. Wilcock, Fatti inquietanti, Bompiani, 1960
Wikipedia alle voci Gerico e james Ussher

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se poi 'sto genere di roba piace...
https://www.amazon.it/barattolo-della-storia-Remo-Badoer/dp/1673451446

domenica 4 giugno 2023