Il ladro d'ombre
Il Buiosi divenne famoso perché, a differenza dei comuni ladri di ombre, non utilizzava una forbice da ombre con cui tagliare l'ombra ai bordi delle scarpe della vittima, bensì un sistema unico che finora nessuno è mai riuscito ad emulare.
Il Buiosi inventò infatti una colla particolare con cui spalmava la propria ombra prima di uscire in caccia, e i suoi obiettivi favoriti erano le persone distratte (specialmente turisti) ferme controsole ad osservare panorami, monumenti o altro. Quando trovava la persona giusta gli si poneva rapidamente alle spalle, in modo da sovrapporre la propria ombra a quella dello sventurato che rimaneva incollata e poi, con un colpo secco, strappava l'ombra della vittima e se la portava via attaccata alla propria senza che la vittima avvertisse nient'altro che un leggero brivido momentaneo.
Melchiorre Buiosi venne arrestato alla stazione di Ferrara nel 1946, mentre si apprestava a salire su un treno diretto a Roma: impacciato e lento nel salire sulla vettura, venne aiutato dal capostazione che però si accorse di qualcosa di anomalo e fece intervenire la Polizia Ferroviaria. Portato nell'Ufficio della stazione, gli agenti constatarono che la lentezza e l'impaccio del viaggiatore erano causate del gran peso delle ombre rubate che portava attaccate alla sua e questa fu la fine del criminale.
Come appurato nel corso del processo, attaccate all'ombra del Buiosi furono trovate 658 ombre rubate nel corso degli anni, le quali però si erano ormai talmente saldate fra loro a causa della colla che non fu possibile staccarle e restituirle ai legittimi proprietari. Condannato a 22 anni, il Buiosi non manifestò mai alcuna traccia di pentimento e morì in cella senza aver mai rivelato a nessuno la formula della sua colla o l'esistenza di un qualche solvente.
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Miao