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giovedì 30 giugno 2022

Nutrirsi di comunicazione

 

Nato nel 1976 a Castelmazzo, Pier Maria Fringuecci, vivente, è a tutt'oggi oggetto di studio e ricerche congiunte da parte di medici e di ingegneri della comunicazione.

Fu il capitano medico alla visita militare che si accorse che i capelli del coscritto non erano semplici filamenti proteici ma fungevano da antenna ricevente con cui il Fringuecci poteva captare vari programmi televisivi.  I successivi esami da parte di specialisti stabilirono che ad ogni singolo follicolo corrispondeva una specifica emittente, uno specifico canale o una specifica trasmissione e che la ricezione di queste continuava in ogni momento del giorno e non era controllabile da parte della persona. 

Ulteriori ricerche (tuttora in corso) appurarono che nei flussi captati ed assorbiti dal Fringuecci sono presenti tutte le principali emittenti nazionali e che in presenza di nuove trasmissioni e nuovi programmi si attivano nuovi follicoli per recepire anche questi, così come si attivano nuovi follicoli per le emittenti locali quando l'individuo per qualche motivo si sposta ad esempio da una regione all'altra. 

Anche se il Fringuecci non riesce a selezionare, interrompere o modificare in qualche modo le diverse trasmissioni, la continua ricezione di un tale e ininterrotto flusso di informazioni sembra comunque non comportare particolari effetti dannosi a livello fisico, se non per il fatto che, col tempo, ha iniziato a nutrirsi sempre meno di cibi tradizionali e ha sviluppato una sorta di sintesi metabolica per cui si nutre solo di comunicazioni televisive: ormai sono più di 20 anni che non tocca cibo di alcun genere eppure -altro mistero del suo strano metabolismo- ogni giorno produce una quantità di escrementi equivalente a quasi 40 volte il suo peso corporeo.