lunedì 1 marzo 2021

Lettere ad Anna 13 - Tu e le altre


Anna amore mio

c’è un’altra cosa che ti rende unica e, per così dire (ma non montarti la testa!), sopra le altre donne della mia vita, ed è che te, proprio te, ti ho voluta.

Mi spiego: per tanti anni, proprio tanti, nei miei diari e nelle mie meditazioni, esercizi e quant’ altro, mi è capitato di chiedere all’ universo, a Dio, al mio Sè superiore, insomma all’ energia cosmica, allo spirito, qualunque cosa sia e qualunque nome abbia (ammesso che ne abbia uno), ho chiesto – ripeto- una donna da amare e da cui essere amato. E l’universo, o chi per esso, rispondeva e mi sono trovato a vivere delle relazioni, dei rapporti, con donne che, però, non avevo cercato. e nemmeno voluto.

Succedeva che uscivo con qualcuna di queste, ci sentivamo e poi nasceva una relazione (beh, diciamo che poteva nascere…) sulla quale io mettevo subito dei paletti mettendo in chiaro che non ero in cerca di una relazione seria né tanto meno di mettere su famiglia. E questo è anche il motivo per cui erano (sono state) sempre loro a dichiararsi per prime- Vero, ti ho detto che è una tecnica di noi maschietti quella di non dichiararsi per primi, per poter dopo dire “Hai fatto tutto tu” – ma nel mio caso la questione è stata che con tutte (mica tante, intendiamoci! non sono mai stato un drago con le donne… le mie relazioni “serie” si contano sulle dita di una mano… ) il primo passo hanno fatto loro, fin da quando avevo 20 anni o giù di lì. Io semplicemente mi adeguo, seguo la corrente che però, in qualche modo, non ero stato io a guidare.

Non devi credere che non ci fosse affetto, anzi in certi ce ne è è stato fin troppo, ma veniva dopo, col tempo, con la vicinanza. E poi, ovviamente, si trattava di donne che n on mi erano indifferenti, per le quali un po’ di attrazione già ce l’avevo. e non credo neanche di essermi mai comportato da bastardo, magari ho causato del dolore ma senza volerlo, perché me ne andavo (o mi piantavano loro) prima che la cosa diventasse impegnativa e troppo coinvolgente, totalizzante.

Quando cerco di capire il perché di questa situazione, La cosa che mi viene in mente è che io chiedevo “una donna da amare… eccetera”. ma lo chiedevo in forma generica, senza specificare nulla di preciso, né Che tipo di donna volevo, né come, quando o perché. Era nel limbo, qualcosa di non definito, chiedevo in una forma astratta, chiedevo forse un fantasma, un’immagine indistinta. chiedevo “una donna”non “la donna”.

Quando però nel marzo del 2017 incominciammo a vederci, a uscire assieme, la mia richiesta all’ universo cambiò: non volevo più “una donna”. volevo Anna. e in tutti i miei quaderni da quel momento in poi, in tutte le mie visualizzazioni, in tutto quello che ho praticavo, mettevo il tuo volto e il tuo nome.

La ricerca era finita, non andava più a casaccio o a tentoni, basta tentativi, basta illusioni più o meno gradevoli: eri tu, c’eri tu, e la strada si è illuminata, la direzione da prendere era una, una sola quella che mi portava/mi ha portato a te.

Ti amo Anna

il tuo Sesto Gatto

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Miao