Anna,
amore mio,
alle
volte mi capita, quando sono con te, come una scossa, una vertigine ed è come
se ti vedessi per la prima volta, perché vedo in te quella ragazza che C.
mi ha presentato tempo fa.
Sei
proprio tu anche adesso, sai? perché magari sei cambiata di aspetto (beh,
neanche tanto a dire il vero, mica come me che ho messo su un altro me stesso
tra pancia e il resto!), ma quello che hai dentro è sempre quella bellezza,
quello stupore e amore per le cose della vita, quella capacità di ridere di
sorridere di apprezzare e di divertirti, di aprire la bocca per meravigliarti
come una bambina... La tua magia è quella di vedere le cose come fossero sempre
nuove e diverse, di fermarti e illuminare anche per me la realtà, bella o
brutta che possa essere.
È
la tua magia, il tuo incanto, ciò per cui se mangiamo assieme riso in bianco
con piselli lo assaporo come se stessi mangiando una prelibatezza
francese, se
andiamo a passeggiare la luce è diversa, vedo colori che prima non vedevo,
sento profumi che molto probabilmente ci saranno sempre stati ma ai quali non
badavo, impegnato come ero ad attraversare la vita di corsa, anzi, di striscio,
come mi piaceva dire.
La
vertigine di vederti come se fosse la prima volta e quindi la vertigine di scoprire
un mondo nuovo, un mondo un po' bizzarro dove quello che vedo, quello che
sento, tocco, assaporo è filtrato e mi arriva attraverso te, e così sono le
emozioni e sentimenti di amore di amicizia di complicità che prendono il posto,
sovrastano e guidano i sensi del corpo fisico.
E
la luce dei tuoi occhi rende le cose più belle, la tua risata crea luci
colorate, il tuo sorriso mi accarezza il cuore e mi fa sentire vivo. Perché è
questo il vero dono del tuo amore: la vita che prima non mi interessava è
diventata ditta vera. Tu fai / hai fatto in modo che io riconoscessi me
stesso in questa vita.
Grazie,
infinite grazie a te Anna, amore mio
il
tuo Sesto Gatto